In località Forcella esiste un Colle individuato, nella toponomastica locale, con il nome de “Il Castello”. Alla sua base sorge l’antica chiesetta si San Giovanni Battista e a fianco di questa si diparte la mulattiera detta de “Le Scale” che porta a Fondra. Fino a metà dell’800 questa era l’unica via d’accesso per la Valle di Fondra per chi proveniva dalla bassa valle. Nella tradizione popolare era rimasto il ricordo del castello ma più come leggenda che come realtà storica. Solo di recente qualche volenteroso ricercatore ha esplorato gli archivi e ricostruito la storia del castello. Da qui è scaturito il desiderio di acquisire nuove conoscenze con l’avvio di scavi per riportare alla luce eventuali reperti sepolti nei secoli dalla natura. I lavori fin’ora eseguiti hanno posto in evidenza le mura perimetrali a pianta quadrata e di notevole estensione. Sul lato sud-est risaltano i resti di una possente torre di circa sette metri di lato nella quale era ricavata una porta d’ingresso. Sulla base dei documenti rintracciati, la costruzione del castello pare sia avvenuta per gradi a partire dal XII secolo con una primitiva struttura semplice e di ridotte dimensioni, per raggiungere nel XIV secolo la struttura più complessa corrispondente alla situazione rilevabile dai recenti scavi. La costruzione del castello è da attribuirsi alla famiglia Fondra-Bordogna che all’epoca dominava la Valsecca e la Valle di Fondra; molti stemmi della famiglia sono tuttora conservati a Bordogna e a Fondra. Una testimonianza degli antichi costumi legati al dominio di questa famiglia è sorprendentemente ancora viva ai nostri giorni; oltre all’affitto pagato al Comune, un particolare contributo viene versato dagli affittuari dell’alpeggio di Mezzeno, ininterrottamente dal 1400. Si tratta di due forme di formaggio che vengono riconosciute ai discendenti della famiglia Bordogna-Fondra, individuabili oggi nella chiesa di Bordogna e in una famiglia di Roncobello. Scarse sono le notizie storiche relative al castello; è però accertato che alla fine del 1300, allorchè gli scontri tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini provocavano morti e distruzioni, la famiglia era proprietaria del Castello e della Torre. Alcuni dei suoi componenti, schierati dalla parte dei Ghibellini, sono citati in documenti dell’epoca. Il Castello doveva avere una discreta importanza strategica in quanto controllava l’unico accesso alla Valle di Fondra. I collegamenti sotterranei che la tradizione popolare vuole collegassero il Castello alla Torre, anch’essa di proprietà dei Fondra-Bordogna, e ad altri punti del borgo avrebbero potuto costituire strategiche vie per favorire la difesa o la fuga in caso di attacchi. Circa la loro esistenza non ci sono però informazioni sicure. E’ probabile che durante il 1400 questa importanza sia venuta meno e che per il Castello sia sopravvenuta una fase di abbandono e di distruzione, con l’asportazione di materiali che furono utilizzati in edifici della Forcella e di Bordogna.